Le vendite di marijuana ad uso medico schizzeranno ad oltre 1 miliardo e mezzo di dollari e, dopo il referendum in Colorado e a Washington, saliranno ad oltre 6 miliardi. E’ così che gli investitori di Wall Street spingono a puntare sul business della cannabis.
Sì, proprio così. La notizia è riportata dal Medical marijuana business daily, la principale fonte di informazione per il mercato americano della cannabis ad uso medico.
Sono 18 gli Stati americani dove la marijuana è permessa per uso medico
Sono 18 gli Stati americani dove la marijuana è permessa per uso medico e altri dieci si stanno muovendo nella stessa direzione. Il fatto è che ormai si tratta di un business più che allettanti e Wall Street non può certo rimanere a guardare. Così l’hedge fund Lazarus Investment Partners, come spiega il Los Angeles Times, ha subito investito in AeroGrow International, un’azienda produttrice di sistemi idroponici, che permettono di far crescere le piante senza l’uso della terra con una maggior resa nel minor tempo possibile. Le attrezzature fornite dalla società servono a coltivare in casa piccole piante come lattuga e pomodori. Ma il fondo di investimento, che possiede il 15 per cento della compagnia, ha suggerito di lanciare una versione extra large del prodotto che permette di coltivare in casa propria 365 giorni l’anno anche piante più alte come, appunto, la cannabis.
Lo stesso sta accadendo ad altre aziende e c’è chi, come Derek Peterson, Ad di Terra Tech sta pensando di quotare la sua impresa alla Borsa di New York.
Terra Tech vorrebbe, oltre alla vendita di attrezzature, anche concentrare i suoi investimenti sulla coltivazione della cannabis. Per far questo è decisa a tutto.
Il fondo di private equity Privateer sta invece raccogliendo 7 milioni di dollari per acquistare start up che operano nel mercato della cannabis, senza però coltivare direttamente le piante o distribuire la sostanza.
Il suo primo acquisto è stato Leafly, un sito nato a Seattle da visitare per avere qualsiasi tipo di informazioni su tutti i rivenditori autorizzati di marijuana: dalle tipologie di erba in vendita ai prezzi, passando per la gentilezza dello staff.
Insomma, la cannabis, a quanto pare presto potrebbe anche essere quotata in Borsa con ricavi per privati e persino per gli Stati.
In Colorado e nello Stato di Washington – riferisce ilfattoquotidiano.it – i due Stati dove si è tenuto il referendum alla fine dell’anno scorso, non è ancora stata presa una decisione definitiva per quanto riguarda la tassazione sulla vendita della marijuana. Ma una cosa è certa: i legislatori puntano a raccogliere centinaia di milioni per risollevare i bilanci pubblici che non si sono ancora ripresi dalla recessione. E il tutto? Grazie alla cannabis.