L’Italia è sotto smog. In sostanza nelle grandi città è massima allerta: non si respira più ed il tempo non aiuta la situazione.
Smog, massima allerta in Italia
Lo scettro della città più inquinata, ad oggi, è Frosinone, con concentrazioni superiori a 50 microgrammi per metro cubo per le polveri sottili PM10. Milano, Torino, Roma e Napoli hanno, invece, più che superato il limite stabilito dalla legge di 35 giorni all’anno con concentrazioni di polveri sottili, quelle, cioè, emesse dal traffico di auto, moto e mezzi pubblici.
Smog, se non piove le misure anti inquinamento non servono
Fatto sta che la situazione non è destinata a migliorare. Se non piove – avvertono i climatologi – non servono a nulla neppure le misure anti smog decise dai Comuni in stato d’allerta. In questi giorni è capitato a molti di non poter circolare con limiti e obblighi per le vetture più inquinanti con mezzi pubblici gratis come è accaduto a Milano o con agevolazioni tariffarie. Limiti che, per il periodo natalizio, significano anche disagi per molte città. In molti hanno anche deciso di dire stop a legna per camini e stufe e la riduzione delle temperature massime nel riscaldamento. Ma, purtroppo, non basta.
Smog, Milano e Lombardia quasi asfissiate
Nonostante tutto questo, dato che ci sarà sole almeno fino a Natale, non si creerà altro che una cappa che ristagna su tutte le città lasciando appunto la penisola senza respiro. Un’altra emergenza per l’assenza di piogge in agguato è data anche dalla siccità, con rischi per le irrigazioni dei campi. Il Po – fa notare l’Ansa – si è abbassato di due metri rispetto all’anno scorso al Ponte della Becca (Pavia) ed è un bacino dove si produce il 35% della produzione agricola italiana.
Legambiente ha già lanciato il suo ultimo rapporto PM10 ti tengo d’occhio e proprio in questo si legge che Milano e la Lombardia sono praticamente quasi asfissiate. Milano, in particolare, è tra le città che ha il maggior numero di giorni, ben 86, con uno sforamento dei limiti di legge. Le centraline dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) hanno fatto registrare una concentrazione media di PM10 di 110 microgrammi per metro cubo, oltre il doppio del valore limite. Dopo Milano, tra le città più inquinate risulta Torino con 73 giorni, Napoli con 59 e Roma con 49. Tronca, il commissario straordinario della Capitale, ha firmato l’ordinananza per le targhe alterne per lunedì 21 e martedì 22 dicembre. Giorni critici anche a Bologna, che ha raggiunto il 35/o sforamento del 2015.
Smog, 18 città hanno superato il livello di polveri sottili
Sono ben 18 le città su 78 aree urbane che hanno oltrepassato il limite di 35 giorni per le PM10. Sono la gran parte delle città del bacino padano (valore massimo di 55 giorni a Brescia) e Benevento e Palermo. In 27 aree, dove lo sforamento è stato tra 10 e 35 giorni, “il rischio di superare il limite giornaliero alla fine del 2015 è elevato soprattutto per quelle città come Rovigo, Piacenza, Modena, Terni, Caserta, Avellino molto vicine alla soglia di 35 superamenti”. Nelle restanti 33 città, secondo l’Ispra, non dovrebbe essere superato il limite giornaliero ma occorrerà calcolare la componente meteorologica.
L’Italia è senza respiro, dunque, per colpa dello smog.