I gamberetti e, in genere, tutti i molluschi stanno diventando sempre più amari e diventeranno immangiabili per colpa del cambiamento climatico e dell’innalzamento dell’acidità degli oceani. A confermarlo sono i ricercatori dell’università svedese di Goteborg e della Plymouth University del Regno Unito.
Molluschi a rischio per l’acidità degli oceani
La colpa è tutta dell’aumento dei livelli di anidride carbonica negli oceani che sta sostanzialmente cambiando anche il sapore dei molluschi rendendoli anche meno appetitosi. Il sapore sempre più amaro dipende, in sostanza, dall’acqua sempre più acidificata. Il dato allarma anche perché è stato stimato che, nel prossimo secolo, i livelli di acidità degli oceani potrebbe scendere da ph8 a ph7,5.
La colpa del cambiamento climatico in atto
Ad essere studiati sono stati centinaia di gamberetti boreali tenuti in vasche a differenti livelli di Ph per circa tre settimane. Ad essere analizzati sono stati l’aspetto, la consistenza ed anche il gusto. Le conseguenze dell’esperimento sono state decisamente preoccupanti: il 63% degli innocui gamberetti è morto, gli altri, alla prova del gusto, sono risultati essere disgustosi.
Secondo i ricercatori tali risultati dimostrano che il cambiamento climatico sta incidendo notevolmente sull’ambiente mettendo a rischio non solo la “salute” dell’uomo ma anche i comportamenti alimentari. A rischio è soprattutto l’industria ittica. L’innalzamento dell’acidità degli oceani provocherà una moria di intere popolazioni di crostacei e molluschi e i sopravvissuti diventeranno… immangiabili.