Il 3 marzo 1927 nasce a Cagliari il chitarrista, compositore e arrangiatore Carlo Pes, uno dei personaggi più interessanti della scena musicale italiana della seconda metà del Novecento.
Un chitarrista autodidatta
Trasferitosi a Roma in tenera età, si dedica allo studio della chitarra jazz come autodidatta iniziando a suonare durante gli anni dell’immediato dopoguerra in locali per i militari alleati insieme a Bruno Martino, Dasy Messana, Enrico Simonetti, Stelio Subelli e altri. Con gli stessi musicisti e con Nunzio Rotondo inizia l’attività jazzistica. Suona in Turchia e a Parigi con Roy Eldridge, Rex Stewart, Bill Coleman, Don Byas, Django Reinhardt e con la maggior parte dei musicisti francesi e belgi. Nel 1950 suona in trio con Umberto Cesari e Carlo Loffredo e nel 1952 con Rotondo, Raffaelli, Crisostomi, Loffredo e Cuppini partecipa al Salon du Jazz di Parigi ottenendo un’affermazione di gruppo e personale di gran rilievo. Nello stesso anno parte per il Brasile dove resta alcuni anni dedicandosi allo studio dei ritmi sudamericani, ma suonando anche jazz con il trio del pianista argentino Robledo e con jazzmen di passaggio, come Friedrich Guida.
Il ritorno in Italia
Tornato in Italia, riprende la collaborazione con Rotondo partecipando nel 1956 alla prima edizione del Festival Internazionale del Jazz a Sanremo. Riparte per la Scandinavia con Bruno Martino e vi rimane fino al 1962 suonando con Stan Getz, Lars Gullin, Svend Asmussen, Bo Silven e altri. Al rientro in Italia inizia a dedicarsi alla musica leggera componendo canzoni di successo e colonne sonore, con Trovajoli e Piccioni. Nel 1969 incontra Barney Kessel che lo incoraggia a tornare al jazz esibendosi con lui. Negli anni successivi si dedica principalmente all’attività negli studi di registrazione suonando spesso per radio e televisione, partecipando comunque a serate in locali romani e accompagnando musicisti di passaggio come Bud Freeman e Peanuts Hucko. Torna ancora per circa un anno in Brasile e negli Stati Uniti dove suona con Conte Candoli, Pete Jolly, Monty Budwig, Harry Edison, Joe Pass, Herb Ellis, Jim Hall, Stéphane Grappelli, Chet Baker e Toots Thlielemans, ma poi fissa definitivamente la sua residenza a Roma. Muore a Bellagio il 24 dicembre 1999.