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Quando Bill Gates lasciò Microsoft

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Venerdì 27 giugno 2008, tenendo fede a quanto annunciato due anni prima Bill Gates lascia la guida di Microsoft per dedicarsi a tempo pieno alla Bill & Melida Gates Foundation.

Bill & Melida Gates Foundation

La Bill & Melida Gates Foundation è un’organizzazione benefica che ha lo scopo esplicito di occuparsi del “mali del mondo”. Da lunedì 30 giugno le redini del suo impero passano a Steve Ballmer, l’amministratore delegato intenzionato a accettare la sfida del cambiamento e della concorrenza di nuovi agguerriti competitori, Google soprattutto.

Me l’ha suggerito mia madre

Bill Gates, il geniale sperimentatore che ha lasciato l’università di Harvard nel 1975 per iniziare un’avventura destinata a cambiare il mondo dell’informatica e della tecnologia, se ne va senza troppi rimpianti pur mantenendo formalmente la carica di presidente non esecutivo della società. Interpellato dai giornalisti di tutto il mondo si è detto molto soddisfatto della scelta compiuta e di non avere alcuna intenzione di ripensarci: «Il mio non è un sacrificio ma una scelta di vita. Sto facendo una cosa suggeritami da mia madre e che è molto divertente».

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".