Home C'era una volta Emanuel Paul, dal banjo al sax

Emanuel Paul, dal banjo al sax

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Il 2 febbraio 1904 nasce a New Orleans, in Louisiana, il sassofonista Emanuel Paul, uno dei personaggi più significativi del jazz delle origini.

Gli inizi al violino

Il suo primo strumento è il violino che abbandona ben presto per il banjo. Accade così che per buona parte degli anni Venti diventi un banjoista molto apprezzato che si esibisce con varie dance band. Solo più avanti scopre lo strumento che lo renderà famoso. Negli anni Trenta inizia a cimentarsi con il sax (baritono e tenore) e in veste di sassofonista entra a fa parte della W.P.A. Band nel corso degli anni Trenta.

Solista di sax

All’inizio degli anni Quaranta suona nella Eureka Brass Band dove si mette in luce come solista di sax baritono e più o meno contemporaneamente suona con orchestre da ballo organizzate e dirette da T. Boy Remy, il leader dell’Eureka. Nel 1943 entra stabilmente nella New Orleans Jazz Band di Kid Thomas con la quale resta per molti anni, esibendosi prima al Moulin Rouge e poi alla Preservation Hall e prendendo parte a molte sedute di incisione nelle quali ha ampio modo di emergere come solista di tenore. Negli anni Cinquanta-Sessanta Emanuel Paul continua a esibirsi anche con l’Eureka. Muore il 23 maggio 1988.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".