Il 30 aprile 1967 a Louisville il pugile Cassius Clay, campione del mondo dei pesi massimi, dichiara che non vestirà la divisa dell’esercito degli Stati Uniti.
Non cambio idea
Sottoposto a più di una pressione da parte anche del suo entourage, Cassius Clay o, meglio, Muhammad Alì, come si fa chiamare dopo la sua conversione alla religione musulmana, tiene duro. Fa sapere a tutto che ogni tentativo di fargli cambiare idea è inutile perché non intende derogare in nessun modo dalla sua decisione.
La condanna
A chi continua a chiedergli le ragioni della decisione spiega con pazienza che non ha alcuna intenzione di combattere contro gli oppressi del Vietnam vestendo la divisa di un paese nel quale vigono ancora forme di discriminazione razziale. Tra minacce e tentativi di convinzione messi in atto dalle autorità e dall’apparato mediatico-sportivo si arriverà alla sua incriminazione per renitenza alla leva. Il 20 giugno 1967 infine verrà privato del titolo di campione del mondo e condannato al carcere.