Home C'era una volta Roxanne, per la BBC una canzone offensiva

Roxanne, per la BBC una canzone offensiva

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Il 21 marzo 1978 i Police, la band composta da Sting, Stewart Copeland e Andy Summers, che da poco ha sostituito il chitarrista Henry Padovani, fanno ascoltare per la prima volta Roxanne, un brano in cui credono molto, a quello che considerano un po’ il loro grande protettore: Miles Copeland, proprietario dell’etichetta Illegal Records, che ha pubblicato, senza grande fortuna, il loro primo singolo Fall out.

Una strana mescola

Copeland ascolta in silenzio quella strana mescola di reggae, punk e funky e alla fine s’accende d’entusiasmo: «Ragazzi, questa non è musica, è dinamite pura! Un distillato di nitroglicerina! Fatemi fare un paio di telefonate, ci risentiamo domani». Il giorno dopo i Police si ritrovano tra le mani un’allettante proposta contrattuale pronta da sottoscrivere con la A&M Records, una delle major più disponibili a lanciare nuovi artisti. Miles si è reso conto di non poter sostenere con la sua piccola etichetta un gruppo dalle grandi potenzialità e si è dato da fare, autonominandosi “manager” del trio. In una sola notte ha convinto i dirigenti della A&M e ora alla band non resta che accettare. Il contratto è vantaggioso e prevede un forte impegno promozionale, oltre al lancio della band anche sul mercato statunitense. I Police firmano e il singolo viene registrato a tempo di record. Il 7 aprile è pronto per essere distribuito.

Quel brano offende la sensibilità

Tutto a posto? No. A spegnere gli entusiasmi arriva un’improvvisa doccia fredda: la BBC decide di non dare il nulla osta alla diffusione radiofonica e televisiva di Roxanne perché il testo «rischia di offendere la sensibilità degli ascoltatori». Di fronte a questo atto di censura i Police cercano di difendersi e Sting arriva addirittura a scrivere una lettera all’emittente britannica cercando di spiegare il testo ai cocciuti censori e chiedendo di poter difendersi in contraddittorio. Gli sforzi risultano tutti vani: la BBC non cambia decisione. Roxanne diventa così un fenomeno “underground” e non riesce ad andare oltre la ristretta cerchia degli appassionati cercatori di novità. Il timore della band è che l’incidente provochi la rescissione del contratto con la A&M, come tutte le major non troppo disposta a coinvolgere il proprio marchio in situazioni del genere. Nonostante le preoccupazioni, però, non succede niente. L’etichetta non molla un gruppo che considera una “gallina dalle uova d’oro” e sei mesi dopo, passata la bufera, immetterà sul mercato l’album Outlandos d’amour, il primo grande successo internazionale dei Police.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".