Il 13 marzo 1971 gli Allman Brothers Band si esibiscono per il secondo giorno consecutivo al Fillmore East di New York. Non è una novità per la band più rappresentativa del rock sudista la presenza nel locale di Bill Graham. Gli abituali frequentatori hanno ancora scolpito nella memoria le sorprendenti esibizioni in occasione dei concerti dei Blood Sweat & Tears e dei Grateful Dead.
Concerti registrati interamente
I concerti del 12 e 13 marzo, aperti da Elvin Bishop e Johnny Winter, vengono interamente registrati. Dall’ingente materiale vengono poi scelti i brani destinati all’album doppio Live at the Fillmore East, considerato dalla critica un autentico capolavoro e una sorta di manifesto del rock sudista. I virtuosismi di Duane Allman e Dickey Betts lasciano senza fiato anche i più scettici e regalano una musica che affonda le sue radici nel blues più profondo con preziose gocce di gospel e country. La band schiera un insolito sestetto con due chitarristi, due batteristi, un bassista e il tastierista-cantante Gregg Allman. L’album si apre con due ruvidi classici del gruppo come Statesboro blues e Done somebody wrong. Il primo lato è chiuso da Stormy monday, un brano del leggendario bluesman T Bone Walker.
Una grande carica d’energia
La carica energetica degli Allman Brothers emerge prepotente nella lunga versione di You don’t love me, un brano dilatato, una sorta di chilometrica improvvisazione sulle note di un classico di Willie Cobb, quasi una suite che occupa interamente la seconda facciata dell’album. Più lunga ancora, oltre ventidue minuti di musica, è Whipping post, considerata anche oggi una delle migliori composizioni in assoluto di Gregg Allman, che chiude in gloria il concerto dai solchi della quarta facciata. La introducono egregiamente due brani incisi sul terzo lato: Hot’lanta una composizione corale di tutti i membri del gruppo, e In memory of Elizabeth Reed, frutto della genialità di Dickey Betts. Live at the Fillmore East scala rapidamente la classifica dei dischi più venduti e consolida la popolarità degli Allman Brothers Band che torneranno ancora nel locale newyorkese di Bill Graham a giugno, poco tempo prima della sua definitiva chiusura. Questa volta i manifesti li annunceranno come “il miglior gruppo rock d’America”. La parabola ascendente della band verrà interrotta di lì a poco dalla tragica morte di Duane Allman in un incidente motociclistico, ma questa è un’altra storia.