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La prima volta dei Goblin

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Il 27 dicembre 1975 al primo posto della classifica dei singoli più venduti in Italia c’è Profondo rosso, il tema conduttore dell’omonimo film diretto da Dario Argento destinato a diventare un brano di culto senza tempo.

Un gruppo sconosciuto ai più

Lo interpretano i Goblin, un gruppo fino a quel momento sconosciuto ai più, nato poco tempo prima dall’unione di due ex componenti dei Ritratto di Dorian Gray, il batterista Walter Martino e il tastierista Claudio Simonetti ai quali si sono aggiunti il chitarrista Massimo Morante e il bassista Fabio Pignatelli. La band ottiene un rapido successo oltre con il singolo anche con l’album dallo stesso titolo, cui collabora anche il jazzista Giorgio Gaslini. Caratterizzati da frequenti cambiamenti d’organico, i Goblin nel 1976 per l’album Roller aggiungono alla formazione il tastierista Maurizio Guarini e sostituiscono Martino, unitosi ai Libra, con il batterista Agostino Marangolo.

Un storia infinita

Dopo varie colonne sonore di film come “Suspiria”, “Zombi” e “Squadra antigangster”, alternate ad album originali, il gruppo, nei primi anni Ottanta perde anche Simonetti. Nel 1982 con Pignatelli, Guarini, Derek Wilson e Marco Rinalduzzi pubblicano l’interessante e atipico album Volo scritto quasi interamente dal cantautore Mauro Lusini. Notturno chiude nel 1983 la prima parte della storia del gruppo, la cui sigla tornerà periodicamente alla ribalta come accade nel 1989 con la colonna sonora del film “La chiesa” di Michele Soavi.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".