Il 18 ottobre 1975 muore a Berkeley, in California, il cantante e chitarrista blues K. C. Douglas, uno dei più fedeli interpreti del blues rurale.
Animatore delle feste
Nato a Sharon, nel Mississippi, il 21 novembre 1913 K.C. Douglas muove i suoi primi passi nel mondo della musica all’età di dieci anni e già verso la metà degli anni Trenta si esibisce nell’area di Canton a fianco di suo cugino Walter Deans. Successivamente diventa popolare come animatore musicale di feste ed eventi nella zona di Carthage dove si è nel frattempo trasferito. Dal 1940 al 1945, K.C. Douglas suona a Jackson insieme a Tommy Johnson, Bubba Brown, Cary Lee Simmons, One Legged Sam e altri artisti della regione. Proprio Johnson lo influenza profondamente segnandone lo stile e la scelta del repertorio tanto che i due più famosi blues da lui composti Big Road Blues e Canned Heat entreranno per sempre a far parte della scaletta di tutti i suoi spettacoli.
La musica non basta, occorre anche lavorare
Dopo l’esperienza a Jackson si trasferisce in California. Siccome la musica non gli basta per vivere lavora per qualche anno nei cantieri navali di Vallejo e contemporaneamente forma un proprio gruppo con l’armonicista Sidney Maiden, il chitarrista Ford Chaney e il batterista Otis Cherry. Pian piano la sua popolarità cresce fino a farlo considerare uno dei maggiori bluesmen d’impostazione classica dell’area di San Francisco. All’inizio degli anni Sessanta suona con Jesse Fuller all’Ash Grove di Los Angeles e poi si esibisce soprattutto a Richmond. Nel 1975 fa la sua ultima apparizione pubblica prima della morte a Berkeley in occasione del Western Bicentennial Folk Festival.