Il 20 settembre 2003 muore l’attore Charles Pendleton, in arte Gordon Mitchell. Ha ottant’anni. È nato infatti a Denver, in Colorado, il 29 giugno 1923.
La laurea in biologia
Dopo il divorzio dei suoi genitori si trasferisce con la madre a Inglewood, in California. Infanzia e giovinezza trascorrono tra le fatiche degli studi e la passione per la palestra dove inizi a praticare il culturismo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale parte per il fronte dove viene catturato dai tedeschi e rinchiuso in un campo di prigionia da cui esce soltanto al termine del conflitto. Tornato a casa, dopo essersi laureato in biologia e anatomia inizia a lavorare come insegnante. Richiamato sotto le armi per la guerra di Corea, dopo il congedo definitivo si trasferisce a Santa Monica, in California, dove entra a far parte del ristretto gruppo dei più famosi culturisti di quel periodo.
Il grande successo nel mitologico italiano
Nel 1955 debutta nel cinema con una piccola parte non accreditata in “L’uomo dal braccio d’oro” di Otto Preminger e l’anno dopo viene scritturato da Cecil B. De Mille per “I dieci comandamenti” nel quale interpreta il ruolo di uno dei torturatori di Charlton Heston. A partire dagli anni Sessanta arriva in Italia e diventa una delle stelle dei peplum facendosi apprezzare come uno dei più amati interpreti del ruolo di Maciste. Con l’esaurirsi del filone passa a generi diversi come il western, il poliziesco e la fantascienza. Federico Fellini gli affida una parte in “Satyricon” e John Huston lo scrittura per il suo “Riflessi in un occhio d’oro”. Non abbandonerà mai il cinema fino alla morte che lo coglie a Marina del Rey, in California, il 20 settembre 2003.