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La camomilla, potente calmante ed antinfiammatorio

La camomilla, calma e viene usata contro le infezioni

Sin dall’antichità erano note le proprietà di questo fiore. La camomilla ha una forma che ricorda molto quella del sole e per questo gli egiziani la tenevano in grande considerazione e la usavano per curare la febbre e la malaria.

La camomilla anche un filtro d’amore

Tracce di polline di camomilla sono state ritrovate nell’imbottitura della mummia di Re Ramsete II, infilate lì con l’intenzione di infondergli il coraggio e la calma per affrontare la vita ultraterrena .

Nel Medioevo si usava cospargerla sul pavimento o bruciarla nel per allontanare la tubercolosi e la peste, inoltre appendendola sulle culle dei neonati si pensava di di fenderli da malattie epidemiche e dalle forze malvagie.

Un’altra tradizione di quel periodo era quella di lavarsi con l’acqua di camomilla, un filtro d’amore per le giovani innamorate, per attirare la persona amata, ma bisognava raccoglierla durante la notte di San Giovanni prima della mezzanotte, per evitare che le streghe ci urinassero sopra.

La camomilla e la leggenda di Maria

La Madonna, Giuseppe e Gesù bambino stavano fuggendo attraverso il deserto che dalla Palestina conduceva in Egitto, per sfuggire alla persecuzione di Erode che aveva ordinato di uccidere colui che era stato annunciato come il Messia, il re d’Israele.
La Madonna era spossata dalla calura. Non c’era un albero a vista d’occhio, finché non giunsero in una minuscola oasi, ai bordi della quale fiorivano delle specie di margheritine. Maria si accingeva a bere quell’acqua quando Gesù bambino fece un cenno cui obbedirono disciplinatamente alcuni capolini di camomilla, staccandosi dal gambo e cadendo nella ciotola dove la madre si accingeva a bere. Grazie ad essi la bevanda calmò e corroborò la Madonna. Gesù la benedisse dicendo:«Da ora in poi sarai la pianticella che placherà le mamme quando sono nervose e non riescono ad addormentarsi, sicché sarai chiamata l’erba del buon sonno”.

La camomilla, una pianta comune dai potenti effetti calmanti

La camomilla appartiene alla famiglia delle Asteraceae(Composite) e a seconda della regione in cui si trova prende nomi differenti.

Viene chiamata erba d’I bagagias in Piemonte, camamela in Lombardia, samariza in Veneto, amareggiola in Toscana, carcumiddu in Puglia, ciuri di umidda in Sicilia, caboniglia in Sardegna.

Cresce dal mare fino alle regioni submontane, è comune nei prati, nei campi coltivati, lungo le strade e vicino le case.

I capolini si raccolgono all’inizio della fioritura in maggio- giugno, staccandoli o con le unghie o con appositi pettini. Si conservano ,una volta essiccati, disponendoli in strati sottili e in un luogo aerato e all’ombra;si conservano in recipienti di vetro al riparo della luce.

La camomilla, i principali costituenti chimici

I principali costituenti chimici sono rappresentati dalle cumarine, dai flavonoidi, in particolare l’apigenina, da un olio essenziale, da sesquiterpeni (antecotulide), da mucillagini, ecc. L’olio essenziale contiene,come elementi distintivi, il bisabololo (50% circa) ed il camazulene(che si forma a partire dalla matricina durante il processo di distillazione).

La camomilla ottenuta da M. recutita viene comunemente chiamata camomilla tedesca.

La camomilla romana, i cui capolini sono piu grandi di quelli della camomilla tedesca, e meno utilizzata.La camomilla romana contiene cumarine, flavonoidi (apigenina) ed un olio volatile, contenente prevalentemente esteri dell’acido angelico.

Gli effetti antinfiammatori della camomilla e dei suoi principi attivi sono ben documentati, come ad esempio nell’eritema da raggi UV e l’efficacia e stata dimostrata sia in seguito a somministrazione orale che dopo applicazione topica. L’effetto antinfiammatorio esercitato dalla camomilla potrebbe essere dovuto a dei costituenti che inibiscono la formazione di prostaglandine e leucotrieni, nonché alle proprieta’ antiossidanti di tali composti.

Il bisabololo, il camazulene e l’apigenina sono tipici costituenti ad attivita antinfiammatoria. La matricina, il precursore dei camazuleni, e un’agente antinfiammatorio piu potente degli stessi camazuleni.

Inoltre, gli azuleni possono inibire il rilascio di istamina. La camomilla possiede anche attivita antibatterica (nei confronti dei batteri gram positivi) ed antifungina: questi effetti sembrano essere il risultato di un’azione congiunta di bisabololo, ossidi del bisabololo, camazulene e dicicloeteri.

La camomilla, potente antinfiammatorio

Le preparazioni di camomilla sono usate per trattare l’infiammazione batterica e non batterica della pelle, ferite di lieve entita e le infiammazioni del cavo orale.

La camomilla puo anche essere adoperata nel caso di irritazione degli occhi. Si suggerisce l’uso della camomilla per le infiammazioni della cute e delle mucose, per le infezioni batteriche della cute, per alleviare le irritazioni del tratto respiratorio (somministrazione per inalazione) e della regione anogenitale (bagni o lavaggi).

Alcuni studi clinici hanno evidenziato risultati positivi nel trattamento dell’eczema, ulcerazione della pelle e guarigione di ferite.

L’effetto della camomilla nei casi di dolore alla gola post-operatorio e di dermatite atopica e stata oggetto di studi clinici randomizzati.

In uno studio in doppio cieco e stato riportato che uno spray di camomilla (somministrato prima dell’intubazione necessaria per un’operazione chirurgica) non preveniva il successivo dolore post-operatorio in 80 pazienti.

La camomilla viene utilizzata sia per uso interno come spasmolitico nei disturbi gastrointestinali, sia per uso esterno per il trattamento di infiammazioni della cute e del cavo orale, oltre che come emolliente e protettivo nell’industria cosmetica.

L’attivita antinfiammatoria viene ascritta al camazulene e all’a-bisabololo, mentre l’attivita spasmolitica si ritiene legata alla componente idrofila (apigenina e altri flavonoidi).

Da citare, inoltre, l’effetto protettivo esercitato dall’a-bisabololo nei confronti dell’ulcera gastrica, oltre a proprieta antibatteriche e fungicide.

La probabilita’ che una preparazione di camomilla causi un’allergia e molto bassa. Comunque, individui sensibili ad altri membri della famiglia delle

Asteraceae (per es. la calendula) potrebbero manifestare reazioni allergiche. Le preparazioni di camomilla non dovrebbero essere usate nei casi di dolore acuto agli occhi; inoltre non dovrebbero essere versate direttamente negli occhi o quando l’irritazione e accompagnata da pus.

La camomilla, i consigli del farmacista

Uso interno

I fiori vengono usati per difficoltà digestive, dolori addominali e mestruali, insonnia, eccitazione nervosa.

Infuso alla camomilla

Mettere 4 g di camomilla in 100 ml di acqua. Bere una tazza due o tre volte al giorno all’occorenza.

Tintura alla camomilla

Mettere 20g di camomilla in 100 ml di alcoola 60°, a macero per 5 giorni.Un cucchiaino dopo i pasti.

Uso esterno

I fiori vengono usati per infiammazioni della cute e mucose della bocca e gola.

Infuso alla camomilla

Utilizzare 10g di camomilla in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, bagni, applicare compresse imbevute sulle parti infiammate per almeno 15 minuti.

La camomilla, uso cosmetico

La camomilla per schiarire i capelli

Infuso 20 g in 100 ml di acqua. Apllicare sui capelli dopo lo shampoo per 5-10 minuti, esponendosi, se possibile, al sole.

La camomilla come decongestionante e lenitivo.

Mettere una manciata di camomilla nell’acqua calda nel bagno.

Un buon olio di camomilla per uso cosmetico,sedativo di rossori e infiammazioni cutanee,si ottiene facendo macerare 20g di fiori contusi in 100 g di olio di semi per due ore a bagnomaria e passandopoi per tela.

La camomilla, le erbe in cucina

La Torta della buonanotte

Ingredienti

200 gr di farina 00

Preparazione

Iniziate scaldando l’acqua in un pentolino, mettete le bustine della camomilla e lasciate macerare. Se invece delle bustine usate la camomilla istantanea, scioglietela nell’acqua tiepida. Mescolate assieme in una ciotola la farina, la fecola il lievito e lo zucchero. Aggiungete una spolverata di cannella ed il miele. Mescolate l’olio con la camomilla e versate pian piano sulla farina ed il resto. Amalgamate il tutto, possibilmente con le fruste elettriche.

Imburrate uno stampo o ricoprite con carta da forno e versate l’impasto. Infornate in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti.

Verificate la cottura, tirate fuori dal forno e lasciate raffreddare. Infine, spolverizzate con zucchero a velo.

 

 

 

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