Dopo il caldo e la siccità da record arriveranno piogge devastanti. E’ l’allarme lanciato da Meteo.it. Il caldo e la siccità di questa estate – sottolineano i meteorologi – rischiano di provocare nei prossimi mesi perturbazioni mai viste, perché la forte evaporazione del mare aumenta la quantità di vapore acqueo nell’atmosfera. E le forti piogge non saranno neppure assorbite dal terreno, reso impermeabile dal sole cocente, aumentando le inondazioni.
Clima, dopo il caldo e la siccità piogge devastanti
“La nostra penisola è a secco e, in queste condizioni, il terreno diventa impermeabile – scrive Simone Abelli meteorologo-. Alla già preoccupante situazione si aggiunge il rischio di piogge più distruttive: a causa dell’aumento della temperatura superficiale del Mar Mediterraneo, le perturbazioni guadagnano una maggiore energia e diventano più potenti. Per ogni mezzo grado in più di anomalia dell’acqua superficiale, abbiamo un aumento di circa il 3% del contenuto medio di umidità atmosferica, un vero e proprio combustibile per le perturbazioni autunnali”.
Del resto, come ancora sottolineano i meteorologi, “da dicembre 2016 sono caduti sull’Italia 47 miliardi di metri cubi di pioggia in meno rispetto alla media del trentennio 1981-2010”. “La grave situazione di siccità in cui si trova l’Italia trae origine dal notevole deficit accumulato nelle stagioni precedenti – sottolineano gli scienziati – a cominciare dallo scorso inverno che, nonostante diversi episodi contrassegnati da abbondanti precipitazioni e inconsuete nevicate sul versante adriatico e al Sud, si è concluso con un deficit di 13 miliardi di metri cubi d’acqua (corrispondente al -26% di anomalia). Nella successiva stagione primaverile sono venuti a mancare circa 20 miliardi di metri cubi d’acqua sull’intero territorio italiano (corrispondente al -39% di anomalia), a cui si sommano i 14 miliardi di metri cubi di deficit registrati durante questa estate (corrispondente al -41% di anomalia)”.
Clima, estate da record per mancanza di pioggia
Le regioni del Centro Italia e l’Emilia Romagna sono le zone più provate dalla siccità. Proprio qui, durante l’estate, è mancato il 67% della pioggia. Basti pensare che a Roma per più di 100 giorni non è caduta neanche una goccia di pioggia, un’estate che, per la capitale, si è conclusa con una anomalia impressionante, che si attesta a -95% rispetto alla norma. Situazione non lontana da quanto è successo a Milano, dove non ha piovuto in modo significativo per 60 giorni (anomalia del -85% a Luglio e del -90% ad Agosto). Nel capoluogo lombardo l’estate 2017 si è chiusa con solo 13 giorni di pioggia e una anomalia del -60%.
La febbre del pianeta continua a provocare i suoi effetti con conseguenze imprevedibili sul clima. Il rischio è in perturbazioni sempre più forti, inaspettate e violente.