Numerose le leggende sulle origini del bergamotto. Una di queste vuole sia stato importato da Cristoforo Colombo dalle Canarie, altri parlano di origini spagnole o greche. Bergamotto etimologicamente deriva forse da Begarmundi, ovvero “pero del signore”, dal turco, poichè il frutto somiglia nella forma alla pera bergamotta.
Bergamotto, benefici e proprietà
I primi studi e le pubblicazioni sull’impiego dell’essenza di Bergamotto quale rimedio terapeutico risalgono al 1804, quando un medico calabrese Francesco Calabrò pubblicò, quale tesi di dottorato presso l’Università di Pavia, un lavoro dal titolo “Della balsamica virtù dell’essenza di Bergamotto nelle ferite”, in cui esprimeva appunto le proprietà antisettiche e cicatrizzanti del prodotto. Il bergamotto doveva godere di una certa notorietà già in Età Moderna se è vero che il Papa Pio V offrì canditi e confetti al bergamotto a Carlo V in un banchetto romano del 1536. In epoca relativamente più vicina a noi, fra i primi a parlare scientificamente di bergamotto vi è il Ferrarius (1646) che nelle “Esperides” tratta un aurantium stellatum et roseum capostipite delle varietà bergamia . Ferrarius descrive un limon pusillus calaber dalle foglie e dai frutti in tutto simili al bergamotto. Fra XVII e XVIII secolo, la “pera bergamotta specie di arancia ” risulta fra gli agrumi dei Giardini Medicei. A livello scientifico è il Risso che nel 1918 (Histoire naturelle del oranges ) individua quattro varietà del Citrus Bergamia: Vulgaris, Parva, Torulosa, Mellarosa ma specifica che la più importante ai fini produttivi e profumieri è la prima.
E’ della famiglia delle Rutacee e in Campania viene chiamato “briamutto”. La pianta, di origine sconosciuta, è da alcuni ritenuta un ibrido naturale, ossia un incrocio, avvenuto in tempi lontani tra l’Arancio e il Limone. Non esiste spontaneo ed è coltivato principalmente in Calabria per la produzione dell’essenza.
I frutti si raccolgono a maturazione, che a seconda dei luoghi,può avvenire da ottobre a febbraio-marzo. La raccolta è scalare in quanto nella stessa pianta i frutti non maturano contemporaneamente. Si stacca la corteccia dai frutti e la si spreme per ottenere l’essenza. Si conserva in bottiglie di vetro scure,ben chiuse,poste al fresco ed al riparo dalla luce.
I principi attivi dell’essenza sono alcoli terpenici (linalolo),limonene e bergaptene. L’essenza di bergamotto può essere usata come componente di profumi e di prodotti che favoriscono l’abbronzatura, a deodorare e purificare la pelle e zone ascellari, a disinfettare la cavità orale, a normalizzare le pelli grasse troppo ricche di sebo.
L’essenza di bergamotto costituisce un buon disinfettante, per proteggere le ferite da infezioni, usandone poche gocce su una garza sterile e si applica a protezione della parte interessata.
Gli oli essenziali in generale, oltre alle proprietà antisettiche, hanno il potere di attivare la circolazione, si può usare anche per zone colpite da geloni.
I CONSIGLI DEL FARMACISTA
Uso esterno
L’olio si usa come antisettico, deodorante, disinfettante. Poche gocce sulla parte interessata,diluite 1:1 in alcool a 80°.
Per i geloni: la soluzione costituita da 5g di olio essenziale in 100 ml di olio di ricino. Sfregare sulla parte interessata
Avvertenza importante: applicare sempre su piccole porzioni di cute,specialmente se si prevede l’esposizione ai raggi del sole.
USO COSMETICO
Lozione solare abbronzante: preparare il seguente olio solare contenente Bergamotto che aiuta la pelle a produrre la melanina (sostanza responsabile dell’abbronzatura), non superare però una concentrazione superiore al 2%. Sciogliere un cucchiaio di lanolina, stemperare quattro cucchiai di olio di sesamo e unire insieme gradatamente, aggiungere quindi sei cucchiai di acqua di Rose e un cucchiaio di aceto di sidro, sbattendo energicamente fino a formare una lozione omogenea. Una volta raffreddata aggiungere alla lozione due gocce di olio essenziale di Bergamotto, travasare il composto in vasetti di vetro o porcellana applicando le etichette e la data di confezionamento. Conservare la lozione in un luogo asciutto. Applicare un poco di lozione sulla pelle del corpo ed esporsi al sole evitando le ore più calde.
LE ERBE IN CUCINA
Per un menù a base di bergamotto è possibile preparare, come antipasto, delle tartine a base di kiwi e gamberi marinati al bergamotto. Ecco la ricetta.
Ingredienti per 2 persone
– 8 code di gamberi freschi
– 2 kiwi
– mezzo cucchiaio di zucchero
– 1 cucchiaio di olio d’oliva
– sale e pepe
Preparazione
Spremere il bergamotto in una ciotola e unirvi lo zucchero, l’olio, il sale e il pepe. Mescolare e lasciare da parte. Lavare i gamberi freschi e cuocerli in un pentolino con un po’ d’acqua e un pizzico di sale per 3 o 4 minuti. Sgusciarli e metterli nel succo di bergamotto preparato precedentemente. Lavare e sbucciare i kiwi e tagliarli a fettine. Aggiungerli nella ciotola con il succo di bergamotto e lasciare marinare insieme ai gamberi per un paio d’ore. Sgocciolare il tutto e sistemare su dei piattini le fette di kiwi e sistemare su ogni fetta un gambero. Guarnire con una fettina di bergamotto e tenere in frigo fino al momento di servire.