Si è tenuto giovedì nella scenografica cornice delle ex Officine Borboniche, oggi Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, affacciata sul mare di Napoli-Portici, il workshop Electrical Measurements for Energy Management in Railway Systems (EMRailS 2019) che ha presentato i primi risultati del progetto.
Il risparmio energetico non è l’unico obiettivo: riduzione delle emissioni di anidride carbonica, contabilizzazione dei reali consumi di energia, interoperabilità tra sistemi ferroviari di paesi diversi, liberalizzazione del mercato sono gli altri risultati attesi dai lavori del consorzio di sedici partner europei, ormai all’opera da diciotto mesi sotto il coordinamento dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM).
Un progetto concepito per elaborare procedure e sistemi con cui valutare in maniera precisa e affidabile quanta energia viene attualmente dissipata e quanta energia si potrebbe invece recuperare e risparmiare nel settore ferroviario. Ma non solo. Riduzione delle emissioni di anidride carbonica, contabilizzazione dei reali consumi di energia, interoperabilità tra sistemi ferroviari di paesi diversi, liberalizzazione del mercato sono gli altri risultati attesi dai lavori del consorzio di sedici partner europei, ormai all’opera da diciotto mesi.
Finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Italia, attraverso l’INRIM, MyRailS può contare su un budget di 2,5 milioni di euro e sulla collaborazione tra istituti di metrologia, università, centri di ricerca e aziende del settore ferroviario.
La scienza delle misure o metrologia si pone al servizio del mondo ferroviario per ridurre gli sprechi e favorire un impiego più consapevole delle risorse. Osservando, ad esempio, che, quando frena, un treno può produrre energia elettrica, oggi riassorbibile e riutilizzabile solo da un altro treno di passaggio in quello stesso momento. In mancanza di questa coincidenza, apposite resistenze, dette reostati, convertono in calore l’energia in eccesso, che viene quindi dispersa.